I principi dell’allenamento

principi dell'allenamento
principi dell'allenamento

Con l’allenamento il corpo subisce dei cambiamenti e, tramite l’adattamento, lavora per ritrovare un nuovo equilibrio, chiamato omeostasi.

Nello specifico, l’allenamento viene definito come processo di adattamento fisiologico a uno sforzo fisico, con l’obiettivo di migliorare la propria condizione fisica attraverso una serie di ripetizioni che mirano a modificare l’omeostasi organica del singolo individuo.

Affinché si verifichi questa condizione, l’allenamento deve apportare continui cambiamenti e adattamenti nell’organismo.

Un programma di fitness è efficace se costruito basandosi sui principi generali dell’allenamento.

Per questa ragione è importante affidarsi a un personal trainer, professionista specializzato nella scienza e teoria dell’allenamento, in grado di costruire un programma su misura che si basa sui principi che stiamo per approfondire.

I principi generali dell’allenamento

Per poter assicurare un allenamento davvero efficace, un personal trainer deve partire dai principi generali dell’allenamento e applicarli alle varie situazioni e alle condizioni fisiche della persona. Vediamo quali sono i principali.

Principio della specificità

Il concetto è che l’allenamento sarà specifico in base all’obiettivo da ottenere. Ad esempio, se si vuole migliorare la tonicità muscolare, la forza, la resistenza, perdere perso, etc., si eseguiranno allenamenti diversi.

L’allenamento specifico prevede, a sua volta, il principio della specificità, basti pensare al lavoro da eseguire su un determinato distretto corporeo.

Principio della frequenza

Questo principio è fondamentale per spingere il corpo l’adattamento. Per essere efficace, un allenamento deve essere costante ed eseguito con la giusta frequenza, altrimenti non porterà alcun miglioramento.

Non basta, ad esempio, allenarsi due volte al mese per indurre il corpo agli adattamenti, ma sarà necessario programmare l’allenamento con frequenza adeguata che includa periodi di recupero, senza far passare troppo tempo tra le sedute e le pause.

Principio di continuità

Questo principio si basa sulla necessità di non fermare il processo di allenamento e di mantenerlo durante tutto il corso della vita, per non perdere gli adattamenti ottenuti fino a un dato momento.

Allenarsi per un periodo e raggiungere degli obiettivi non deve essere motivo di fermare il proprio allenamento. Senza la continuità, tutti gli sforzi fatti, andranno persi nell’arco di poco tempo.

Principio della varietà dei carichi

Un programma di allenamento deve variare gli esercizi, includere mezzi e strumenti diversi per evitare che il corpo si abitui e non porti nuovi miglioramenti.

Ripetere lo stesso tipo di allenamento per lungo tempo, dopo un periodo, non provoca più stress all’organismo, che non riesce a contrastarlo. Inoltre, fare sempre le stesse cose può portare noia e far abbassare il livello di motivazione.

Non bisogna per forza variare sempre gli esercizi, ma il metodo in cui vengono eseguiti. Quindi, l’esercizio resta lo stesso, ma il numero di serie e ripetizioni, l’esecuzione, il metodo e i tempi di recupero cambiano.

Principio dell’individualizzazione

Questo principio è uno dei più importanti e si base sul fatto che ogni individuo risponde in modo diverso a uno stimolo di allenamento.

Da questo concetto è evidente che creare un programma di allenamento personalizzato permette di ottenere maggiori risultati.

Il personal trainer deve calcolare il carico esterno e interno, ovvero, il modo in cui la persona risponde all’allenamento. Poi, dall’osservazione dell’adattamento, stilare esercizi su misura per intervenire sulle esigenze specifiche.

Principio della progressività dei carichi

Un allenamento deve seguire il principio di progressività, il che vuol dire che deve esserci un aumento graduale del carico che tenga conto della capacità di risposta dell’individuo.

Con le sedute di allenamento si verifica la condizione di supercompensazione, vuol dire che il corpo si adatta allo stimolo ricevuto ed è pronto a ricevere uno stress maggiore.

Inoltre, molto importante è il riposo per evitare sovraffaticamento o sovrallenamento se il corpo non è andato in supercompensazione.

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